La ricerca vocale cambia completamente le modalità di utilizzo della ricerca su Google e quindi anche la SEO.
Si dice che per distinguersi dalla massa bisogna pensare fuori dagli schemi ma, quando si parla di SEO, spesso è buona norma rimanere all’interno degli schemi e seguire le tendenze più “in” del momento al fine di ottenere il miglior posizionamento possibile nelle SERP dei motori di ricerca. Molti nuovi trend si stanno affermando, alcuni si sono confermati negli ultimi mesi e altri stanno per morire; alcuni sono già morti da un pezzo, per esempio il meta tag keyword, inutile continuare su quella strada! Comunque, tornando a noi, quale sarà il trend SEO più incisivo e determinante del 2019? La risposta è semplice: la ricerca vocale, o voice search. Un numero sempre crescente di utenti effettua ricerche da desktop o smarthpone sfruttando tale funzionalità. “Ehi Siri”, “ehi Google”, sono diventati e diventeranno parte integrante delle nostre giornate, dando vita a un dialogo continuo e proficuo tra utente e macchina, per ricerche e funzioni sempre più specifiche.
Un po’ di numeri:
- In Italia già il 60% degli utenti utilizza i comandi vocali sui dispositivi; tra questi, il 38% lo fa per cercare luoghi e navigare su internet.
- Gli esperti sono sicuri: entro il 2020 più del 50% delle ricerche saranno vocali; quindi credo proprio che ci toccherà sentire un sacco di “Ok, Google” per strada e sul treno 😉
Ecco perché la voice search rappresenta uno dei cambiamenti più rivoluzionari che abbia mai toccato il mondo dei motori di ricerca e, quindi, della Search Engine Optimization.
Quindi come cambia la SEO?
Per far fronte a questa nuova modalità di vivere la ricerca sul web occorre ripensare completamente alla SEO dei siti web. Stiamo parlando di una logica di search del tutto diversa: un conto è digitare qualche parola su una barra di ricerca, magari da smartphone; diversa è invece la prospettiva di un dialogo, fatto di domande e risposte. Il lavoro del SEO diviene ancora più intricato: dobbiamo prevedere il tipo di domande che gli utenti possono porre ed essere preparati con le risposte da fornire al posto giusto e al momento giusto; inoltre bisogna tenere conto del fatto che tutte queste domande saranno poste ogni volta in modo differente a seconda della tipologia di utente.
Cambieranno anche le query degli utenti stessi, in quanto il linguaggio utilizzato – rispetto alla ricerca tradizionale – sarà ancora più naturale, colloquiale e le pagine web dovranno sapersi adattare se vogliono pensare di mantenere il proprio ranking. Però, guardando l’altro lato della medaglia, si può anche affermare che queste trasformazioni costituiranno importanti opportunità di crescita per molti portali che, se saranno davvero in grado di adeguarsi, ne beneficeranno in termini di aumento di traffico organico e conversioni.
Nella pratica, in cosa consiste l’ottimizzazione SEO voice-friendly?
- Analizza il Search Intent degli utenti: non dare nulla per scontato, cerca di metterti nei loro panni e di capire quali domande farebbero. A questo punto è sufficiente ri-adattare i contenuti del sito.
- Presta attenzione alla Local SEO e ottimizza le informazioni relative al tuo brand per le ricerche locali; in questo senso agisci in primo luogo su title, description, h1 e tag alt delle immagini, ma informati anche sui microdata schema.org, utilissimi per il posizionamento locale.
- Punta sulla long tail strategy, utilizzando keywords o frasi lunghe: come detto in precedenza, la quantità e la qualità di parole utilizzate quando si parla è completamente diversa. Quindi, ottimizza gli elementi SEO del tuo sito con contenuti di lunga coda!
Come avete potuto intuire, il tema affrontato è in continua e rapida evoluzione e queste sono solo alcune delle basi per sfruttare al meglio questa nuova modalità di ricerca. La nostra agenzia SEO Bergamo non si ferma davanti all’innovazione e ai cambiamenti, anzi, ne è parte integrante!
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