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Cos’è il dominio di un sito: guida completa per principianti

Il dominio di un sito web è un elemento fondamentale del suo indirizzo online. Comprendere cosa sia e come funziona è essenziale per chiunque desideri creare e gestire un sito web. In questa guida completa, esploreremo tutti gli aspetti del dominio di un sito, fornendo informazioni dettagliate e suggerimenti pratici per chi è alla prime armi. 

Cos’è un dominio

Un dominio rappresenta una parte fondamentale dell’indirizzo web che le persone utilizzano per accedere al tuo sito o a una specifica pagina online. Si tratta di una stringa di testo collegata all’indirizzo IP numerico del sito web, che rende molto più facile per gli utenti ricordare e cercare il sito. 

Ogni sito web possiede un indirizzo IP, una sequenza unica di numeri che consente ai computer di connettersi ai server web. Anche se gli indirizzi IP sono efficienti per i computer, risultano difficili da memorizzare per le persone. È qui che i domini diventano essenziali. Un nome di dominio è associato all’indirizzo IP di un sito web, permettendo alle persone di ricordare e cercare il sito più facilmente, mentre il browser può comunque individuare il server web specifico tramite l’indirizzo IP.

Un dominio può essere paragonato all’indirizzo di una casa. I tuoi amici non memorizzano le coordinate GPS della tua abitazione ogni volta che vogliono visitarti. Al contrario, inseriscono il tuo indirizzo nella loro applicazione di navigazione. Lo stesso principio si applica quando si visita un sito web: invece di ricordare l’indirizzo IP del sito, i visitatori digitano semplicemente il nome del dominio nel loro browser.

Dominio e URL: quali sono le differenze?

Il dominio di solito è composto da due o tre parole separate da dei punti. Ad esempio, coriweb.it è il nome del dominio del sito della nostra agenzia di digital marketing.

Il dominio è parte di un indirizzo web completo, chiamato anche URL.  

Una URL (Uniform Resource Locator) include: 

  • Il protocollo : l’elemento che si trova all’inizio dell’URL e indica il metodo di comunicazione utilizzato per trasferire i dati tra il browser dell’utente e il server web. I protocolli più comuni sono: 
  1. HTTP (Hypertext Transfer Protocol): Utilizzato per la trasmissione di informazioni ipertestuali sul web.
  2. HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure): Una versione sicura di HTTP che cripta i dati scambiati tra il browser e il server per garantire la riservatezza e l’integrità delle informazioni trasmesse.
  • Il nome del dominio : come abbiamo visto prima, il dominio è la parte centrale dell’URL che identifica univocamente un sito web. Rappresenta il nome del sito e può includere il nome del marchio, dell’azienda o un termine rilevante per il contenuto del sito (es.: blog.coriweb.com). Esistono tre tipologie di domini, come vedremo meglio nel seguente paragrafo:
    1) domini di terzo livello o sottodominio,
    2)dominio di secondo livello (SLD),
    3) dominio di primo livello (TLD). 
  • Il percorso verso una specifica pagina o risorsa: è la parte dell’URL che segue il dominio e specifica una particolare risorsa o pagina all’interno del sito web. Indica al server quale pagina o contenuto caricare per l’utente. Può includere directory, sottodirectory e file specifici.

Ecco alcuni esempi di URL completi: 

Tipologie o livelli di dominio 

I domini sono organizzati in una struttura gerarchica che comprende vari livelli, ognuno con una funzione specifica. Questa organizzazione permette una gestione efficiente e flessibile degli indirizzi web, migliorando la navigazione e l’amministrazione dei siti Internet.

Dominio di Primo Livello (TLD)

Il dominio di primo livello (Top-Level Domain, TLD) è la parte finale di un nome di dominio. I TLD possono essere suddivisi in due categorie principali: 

  • gTLD (generic Top-Level Domain): Come .com, .org, .net, che non sono specifici a una nazione.
  • ccTLD (country-code Top-Level Domain): Come .it per l’Italia, .fr per la Francia, che indicano una specifica nazione.

Dominio di Secondo Livello (SLD)

Il dominio di secondo livello (Second-Level Domain, SLD) è la parte del nome di dominio che precede direttamente il TLD. È il nome registrato dall’utente o dall’organizzazione e rappresenta solitamente il nome del brand, dell’azienda o del sito web. 

Ad esempio, in “example.com”, “example” è il dominio di secondo livello. Gli SLD sono cruciali per l’identità online di un’entità e sono spesso scelti con attenzione per riflettere al meglio il marchio o il contenuto del sito web.

Dominio di Terzo Livello e Sottodomini

I domini di terzo livello, spesso chiamati sottodomini, si trovano prima del dominio di secondo livello e sono utilizzati per organizzare diverse sezioni di un sito web. 

Ad esempio, in “blog.example.com”, “blog” è il dominio di terzo livello. I sottodomini permettono la creazione di aree distinte all’interno di un sito, come “shop.example.com” per un negozio online o “support.example.com” per il servizio clienti. Questa flessibilità consente di gestire meglio grandi siti con più sezioni o funzionalità diverse. Tuttavia, i sottodomini non sono sempre necessari o utilizzati.

Pro dei Sottodomini

  • Organizzazione: Consentono una chiara organizzazione delle diverse sezioni di un sito web.
  • SEO: Possono migliorare la SEO separando contenuti distinti, permettendo ai motori di ricerca di indicizzare meglio le diverse sezioni.
  • Gestione: Facilitano la gestione di grandi siti, permettendo di assegnare sottodomini a specifici team o dipartimenti.

Contro dei Sottodomini

  • SEO: Potrebbero diluire l’autorità del dominio principale, poiché i motori di ricerca potrebbero trattare i sottodomini come entità separate.
  • Confusione: Possono causare confusione tra gli utenti se non gestiti correttamente, rendendo la navigazione del sito meno intuitiva.
  • Manutenzione: Richiedono ulteriore manutenzione e configurazione, aumentando la complessità della gestione del sito.

Molte aziende e webmaster preferiscono utilizzare le sottocartelle anziché i sottodomini per organizzare i contenuti del sito. Le sottocartelle sono parte del percorso URL che segue il dominio principale, come in www.coriweb.it/blog anziché blog.coriweb.it.

Importanza del Dominio per la SEO

Il dominio influenza il posizionamento sei di un sito?

La risposta è piuttosto controversa: sì e no. Alcuni elementi del dominio sono ufficialmente riconosciuti da Google come fattori di ranking, mentre altri non lo sono, ma sono comunque comunemente ritenuti influenti dalla comunità SEO.

Analizziamo insieme questi fattori, uno alla volta. 

Anzianità di dominio e anno di registrazione

La questione dell’anzianità del dominio come fattore di ranking SEO è complessa e dibattuta. 

Google, tramite Matt Cutts e John Mueller, ha dichiarato che tra un dominio di sei mesi e uno di un anno non c’è una differenza significativa nel ranking, sottolineando che è più importante concentrarsi sulla qualità del contenuto e sulle pratiche SEO efficaci. 

Sebbene in passato Google avesse suggerito che i domini legittimi sono spesso registrati per più anni, questo era più orientato a distinguere i domini legittimi da quelli spam piuttosto che affermare che l’età del dominio sia un fattore di ranking diretto. 

Nonostante ciò, molti esperti SEO continuano a includere l’anzianità del dominio nelle liste dei fattori di ranking, basandosi su osservazioni empiriche che mostrano una correlazione tra domini più vecchi e ranking più elevati. Tuttavia, questa correlazione può essere spiegata da altri fattori, come la quantità e la qualità dei backlink accumulati nel tempo, la stabilità del sito e la quantità di contenuto di valore prodotto, piuttosto che l’età del dominio di per sé. 

Alla luce delle dichiarazioni ufficiali di Google, è consigliabile per chi fa SEO concentrarsi sulle best practices attuali: creazione di contenuti di alta qualità, acquisizione di backlink naturali e autorevoli, ottimizzazione tecnica del sito web e miglioramento dell’esperienza dell’utente

In sintesi, si può concludere che l’anzianità del dominio non dovrebbe essere considerata un fattore di ranking influente e verificato, ma piuttosto è la qualità del contenuto, l’autorità del sito e le pratiche SEO complessive che determinano il ranking nei motori di ricerca.

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Query contenuta nel nome di dominio 

Esiste una credenza diffusa secondo cui un sito web con un dominio che include una query di ricerca specifica abbia maggiori probabilità di ottenere un buon posizionamento o, peggio ancora, che si posizioni automaticamente per quella parola chiave. Questo è completamente infondato. È vero, però, che la presenza di una query nel dominio può apportare benefici al posizionamento, poiché aiuta lo spider a identificare immediatamente l’argomento del sito. Questo tipo di dominio è conosciuto come EMD (Exact-Match Domain), cioè un dominio con corrispondenza esatta.

La diffusione della pratica di acquistare domini EMD ha portato a comportamenti spam, con molte attività focalizzate sull’acquisto e la rivendita di tali domini. Per contrastare questo fenomeno, Google ha lanciato l’algoritmo EMD il 27 settembre 2012, progettato per penalizzare o declassare i siti web con domini che contengono esattamente la query di ricerca ma presentano contenuti di bassa qualità.

Con questo aggiornamento, Google ha significativamente ridotto l’importanza dei nomi di dominio con query specifiche come fattore di ranking SEO. Questo non implica che un dominio EMD non possa ottenere un buon posizionamento nelle SERP, ma sottolinea che la semplice presenza di una parola chiave nel dominio non è determinante se non è supportata da contenuti di alta qualità.

Se combinata con altri elementi tecnici ottimizzati, come URL, meta tag e contenuti, la parola chiave nel nome a dominio può ancora essere un fattore positivo nell’ottica di un’ottimizzazione On-Page completa.

Estensioni di dominio

Quando si tratta di scegliere l’estensione per un dominio internet, come .it, .fr, .co o .uk, ci si chiede spesso quanto influenzi il posizionamento di un sito web nei motori di ricerca. 

Si tratta davvero di un fattore SEO? Non esattamente.

Il TLD (top-level domain) trasmette chiaramente agli spider il Paese di destinazione e la lingua del sito (assieme a una corretta codifica linguistica), oltre a indicare dove viene erogato il servizio o venduto il prodotto.

In merito alle estensioni gTLD (generic top-level domain), Google ha dichiarato ufficialmente nel 2015 che le tratta allo stesso modo delle estensioni TLD tradizionali. Le gTLD includono estensioni come .com, .net, .org e .info, oltre a molte nuove estensioni che, pur essendo generiche, permettono di identificare la denominazione societaria, come ad esempio nomeazienda.srl.

Nonostante l’estensione del dominio possa influire indirettamente sulla percezione degli utenti e sul targeting geografico, non rappresenta un fattore di ranking diretto. La qualità complessiva del sito e l’adozione delle migliori pratiche SEO rimangono i principali fattori che determinano il successo nei motori di ricerca.

Autorità del dominio 

L’autorità di dominio è una metrica che valuta l’affidabilità e l’autorità di un dominio internet rispetto ad altri all’interno del web. È importante perché influisce direttamente sul posizionamento di un sito web nei risultati di ricerca dei motori come Google. Un’autorità di dominio elevata suggerisce che il sito è considerato autorevole e affidabile dagli algoritmi dei motori di ricerca, il che aumenta le possibilità di posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca per determinate query.

Per migliorare l’autorità di dominio, è fondamentale concentrarsi su diverse strategie:

  1. Produzione di contenuti di qualità: Creare contenuti originali, utili e rilevanti per il proprio pubblico è fondamentale. Contenuti unici e ben ricercati attirano naturalmente l’attenzione e i link da altri siti.
  2. Link building di qualità: L’acquisizione di backlink da siti autorevoli e pertinenti è un elemento cruciale per migliorare l’autorità di dominio. Tuttavia, è importante concentrarsi sulla qualità dei link piuttosto che sulla quantità. Un link da un sito autorevole vale più di molti link da siti di bassa qualità.
  3. Ottimizzazione tecnica del sito: Assicurarsi che il sito sia ben strutturato, veloce e accessibile è essenziale. Ciò include ottimizzare i tempi di caricamento delle pagine, garantire una buona esperienza utente e utilizzare una struttura di URL chiara e logica.
  4. Monitoraggio e analisi: Monitorare regolarmente l’autorità di dominio attraverso strumenti specifici e analizzare i risultati delle proprie strategie è essenziale per identificare cosa funziona e cosa può essere migliorato.

In sintesi, migliorare l’autorità di dominio richiede un approccio strategico e costante che coinvolga la produzione di contenuti di qualità, il link building mirato e l’ottimizzazione tecnica del sito.

Come funziona un dominio

Per comprendere appieno il ruolo cruciale di un dominio, è essenziale sapere come funziona. Questo processo coinvolge vari elementi:  il sistema dei nomi di dominio (DNS), il processo di registrazione e la gestione continua del dominio. 

Sistema dei Nomi di Dominio (DNS)

Il sistema dei nomi di dominio (DNS) è una rete distribuita di server che traduce i nomi di dominio leggibili dall’uomo in indirizzi IP numerici utilizzati dai computer per identificare le risorse sulla rete. Quando un utente inserisce un nome di dominio nel browser, il DNS entra in azione cercando nei suoi registri il corrispondente indirizzo IP, permettendo così al browser di connettersi al server corretto e di caricare il sito web richiesto. Il DNS è strutturato in una gerarchia di domini e sottodomini, che facilita la gestione e la risoluzione rapida delle richieste.

Registrazione di un Dominio

La registrazione di un dominio è il processo tramite il quale un individuo o un’organizzazione acquisisce il diritto di utilizzare un determinato nome di dominio per un periodo di tempo specificato. 

Prima di tutto, è necessario scegliere il nome del dominio, il quale non deve essere precedentemente stato registrato da altri. I domini seguono infatti il principio del “First come, first served”: il primo che richiede la registrazione ha il diritto di ottenerla. 

Per assicurarti che un dominio sia libero e registrarlo, puoi consultare servizi di registrazione come Namecheap, GoDaddy, Google Domains o Aruba. A volte, anche se un nome sembra disponibile, potrebbe avere un prezzo piuttosto alto. Se vuoi risparmiare, valuta alternative come .org, .biz o .net.

Spesso, questi servizi forniscono suggerimenti per nomi simili a quelli che hai in mente. Inoltre, è importante controllare la disponibilità del nome su piattaforme di social media per garantire una presenza consistente e riconoscibile online.

Gestione di un Dominio

La gestione di un dominio coinvolge diverse attività, tra cui l’aggiornamento delle informazioni del registrante, la configurazione dei record DNS, il rinnovo della registrazione e la protezione del dominio contro usi non autorizzati. Attraverso il pannello di controllo i proprietari dei domini possono modificare i record DNS per puntare il dominio verso diversi server, configurare sottodomini, impostare indirizzi email e gestire le impostazioni di sicurezza come la protezione del dominio con servizi di privacy. Una gestione efficace del dominio è essenziale per mantenere la disponibilità, la sicurezza e la funzionalità del sito web o dei servizi associati al dominio stesso.

Come Scegliere un Dominio

La scelta del dominio giusto è una delle decisioni più importanti che prenderai quando crei un sito web. Un buon nome di dominio può migliorare la visibilità, il branding e l’efficacia complessiva del tuo sito. Ecco alcuni suggerimenti su come scegliere il dominio perfetto.

Strumenti Utili

Come detto prima, esistono vari strumenti online che aiutano a trovare e scegliere il dominio perfetto, come Namecheap, GoDaddy e Register.it. Questi strumenti permettono di verificare la disponibilità dei nomi di dominio e suggeriscono alternative valide.

Errori da Evitare

  • Nomi troppo lunghi o complessi: Difficili da ricordare e digitare.
  • Uso di numeri e trattini: Possono confondere gli utenti.
  • Nomi non rilevanti: Scegliere nomi che riflettono il contenuto o il brand del sito.

Conclusione

Comprendere il dominio di un sito web è essenziale per creare una presenza online efficace. Seguire i consigli e le migliori pratiche delineate in questa guida aiuterà a scegliere, registrare e gestire un dominio in modo da massimizzare il successo del proprio sito web.

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