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Voice search: come ottimizzare e dominare la ricerca vocale nel 2024

La ricerca vocale è un aspetto sempre più cruciale nel panorama digitale odierno.

E tu, sei pronto a far fronte a questa evoluzione?
Scopri come ottimizzare il tuo sito web per la ricerca vocale e cogliere le opportunità che essa offre. Questo articolo ti guiderà passo dopo passo verso una presenza online all’avanguardia.

Che cos’è la “voice search”?

L’avvento della Voice Search ha segnato una significativa evoluzione nel campo della ricerca digitale. 

Negli ultimi anni, l’utilizzo di assistenti vocali come Siri, Google Assistant e Alexa è cresciuto esponenzialmente, trasformando il modo in cui interagiamo con i dispositivi smart. 

La Voice Search consente agli utenti di effettuare ricerche su internet tramite comandi vocali anziché digitare manualmente le query.  Questa tecnologia si avvale del riconoscimento vocale per trasformare il parlato in testo, interpretato poi dagli algoritmi di ricerca per fornire risposte pertinenti. 

Questa transizione verso la ricerca vocale non solo ha influenzato le abitudini degli utenti, ma ha anche imposto alle aziende di rivedere le proprie strategie di SEO per rimanere competitive.

Nel 2024, comprendere e ottimizzare per la Voice Search è più cruciale che mai.

La rivoluzione della ricerca vocale

Alcune persone sostengono che stiamo vivendo una “rivoluzione della ricerca vocale”.  È vero o si tratta di un’esagerazione? 

Esaminiamo alcune statistiche: 

  • Valore di mercato e impatto commerciale: si prevede che il mercato globale della ricerca vocale aumenterà con un tasso annuo del 23,7% , acquisendo un valore di quasi 50 miliardi di dollari nel 2029 (statista). 
  • Adozione globale e uso:  è previsto che il numero di assistenti vocali in uso nel mondo raggiungerà gli 8,4 miliardi entro la fine del 2024​ (The Tech Report)​​ (DemandSage)​.
  • Tendenze d’uso in diverse regioni:
    1. Negli Stati Uniti, oltre la metà dei consumatori ha utilizzato la tecnologia vocale per effettuare un acquisto​ (DemandSage)​.
    2. Nel Regno Unito, il 44% dei proprietari di altoparlanti intelligenti ha utilizzato i loro dispositivi per fare acquisti almeno una volta​ (Serpwatch.io)​.
    3. In Cina, il maggiore esportatore di altoparlanti intelligenti, l’adozione di questi dispositivi è significativa​ (Serpwatch.io)​.
    4. In Australia, quasi il 57% della popolazione utilizza la ricerca vocale, riflettendo una vasta accettazione nella regione​ (Serpwatch.io)​.
    5. In Italia, già nel 2018, il 27% della popolazione online utilizzava la ricerca vocale su dispositivi mobili, evidenziando la sua popolarità nelle interazioni internet quotidiane​ (Think with Google)​.
  • Preferenze e Comportamenti:
    1. La ricerca vocale è sempre più utilizzata per informazioni locali come direzioni e ricerche di attività commerciali, con il 22% delle ricerche VOCALI dedicate a tali richieste locali​ (KommandoTech)​.
    2. Il 58% dei consumatori che ha utilizzato la ricerca vocale per trovare informazioni su attività commerciali locali nell’ultimo anno​ (Synup)​.

Queste statistiche sottolineano la rapida crescita e il ruolo essenziale della tecnologia di ricerca vocale nel modellare il comportamento dei consumatori e l’economia digitale. L’aumento della convenienza e i miglioramenti nel riconoscimento vocale stanno rendendo questa funzionalità un elemento fondamentale nelle nuove adozioni tecnologiche, evidenziando il suo potenziale come componente critico delle future strategie digitali.

Perchè la ricerca vocale sta crescendo così i fretta?

La ricerca vocale guadagna terreno rapidamente per diversi motivi. 

Innanzitutto, è 3.7x volte più rapido delle ricerche digitate e viene percepita come più conveniente.

Inoltre, secondo uno studio di Shiri Melumad,  professoressa di marketing di Warthon, le ricerche vocali tendono a produrre risultati migliori perché gli utenti formulano le domande in modo più dettagliato. Questo avviene perché, anticipando la possibilità di essere fraintesi dagli assistenti vocali, riflettono più attentamente prima di parlare. Questo contrasta con le ricerche digitate, che sono spesso più spontanee.

In riassunto: 

È  chiaro che la ricerca vocale non è solo una moda. È un trend reale.
Ed è un trend che sta già influenzando l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO).

Funzionamento e vantaggi della ricerca vocale

Il funzionamento della Voice Search si basa su tre componenti principali: 

  • il riconoscimento del linguaggio naturale
  • l’elaborazione del linguaggio naturale (NLP)
  • la generazione del linguaggio naturale

Questi processi permettono agli assistenti vocali di comprendere, elaborare e rispondere alle richieste degli utenti in maniera fluida e accurata. Il successo di una query vocale dipende dalla capacità dell’assistente di interpretare correttamente l’intento dell’utente e di fornire una risposta soddisfacente.

I vantaggi della ricerca vocale sono molteplici. 

In primo luogo, come abbiamo detto poco prima, offre una maggiore velocità, permettendo agli utenti di ottenere risposte quasi istantanee. Inoltre, la Voice Search migliora l’accessibilità, aiutando le persone con difficoltà visive o motorie a navigare in internet più facilmente. Infine, questa tecnologia supporta un’interazione più naturale e intuitiva, migliorando l’esperienza utente complessiva.

Voice search e SEO

Fare ricerche con la voce è molto diverso rispetto a digitare delle query.

In pratica, la ricerca vocale modifica:

  • Come le persone cercano.
  • Quando le persone cercano.
  • E cosa cercano.

In questo capitolo, analizzeremo questi cambiamenti e il loro impatto sull’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO).

Come la voice search sta cambiando il modo di cercare

La ricerca vocale influisce sul modo in cui le persone cercano informazioni in due modi cruciali:

  1. Le ricerche diventano più estese.
  2. Le ricerche diventano più conversazionali.

Per spiegare meglio…

Ad esempio, ipotizziamo che vuoi iniziare a preparare una torta alle mele a casa. Un paio d’anni fa, probabilmente avresti digitato una breve parola chiave come “ricetta torta di mele” su Google. Ma quando cerchi la stessa cosa con la voce, la tua richiesta sarà completamente diversa. In particolare, il termine di ricerca sarà più lungo. Userai anche un linguaggio naturale, umano come “Hey Google, come si prepara una torta di mele in casa?”. 

Questo, ovviamente, ha un impatto rilevante sia sulla ricerca delle parole chiave che sull’ottimizzazione delle pagine.

Come la ricerca vocale sta cambiando i luoghi di ricerca

La ricerca vocale è diventata così comoda che viene utilizzata sempre più spesso e in molti più posti rispetto al passato.

Google riporta un aumento del 150% nelle ricerche del tipo “____ vicino a me ora” dal 2017 al 2018. Questo trend è in continua crescita anche in Italia, come ci mostra Google Trend:

Questo significa che le persone si affidano sempre di più alla ricerca vocale per ottenere informazioni in tempo reale e ovunque si trovino.

Immagina di essere a Roma per una visita turistica. Durante la passeggiata, ti accorgi di aver dimenticato il tuo ombrello, e ora è iniziato a piovere. Fino a poco tempo fa, avresti cercato il negozio più vicino digitando “negozi di ombrelli a Roma” su Google. Ma grazie alla ricerca vocale, puoi semplicemente chiedere al tuo telefono: “Dove posso trovare un negozio di ombrelli qui vicino?” e ricevere istantaneamente una risposta. E come accennato prima, la tua richiesta sarà formulata in modo completamente diverso rispetto a quando la scrivi.

Come la ricerca vocale sta cambiando i risultati di ricerca

Strumenti come il Knowledge Graph e i Featured Snippet hanno determinato una significativa riduzione dei clic organici.

La ragione è chiara: la necessità di visitare direttamente un sito web per ottenere una risposta sta scomparendo. Tutto ciò che serve è già disponibile nei risultati di ricerca. Google sta applicando questa logica anche alla ricerca vocale. Ad esempio, se desideri conoscere il significato di un termine tecnico, anziché eseguire una ricerca tradizionale e analizzare i risultati, con una semplice ricerca vocale puoi ottenere una risposta immediata. In effetti, anche quando vengono visualizzati 10 link blu, Google tende a leggere ad alta voce il Featured Snippet, rendendo il processo di ricerca ancora più diretto e immediato.

Questo trend implica significativi cambiamenti per chi si occupa di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) e per i creatori di contenuti, poiché l’enfasi si sposta sempre più verso la creazione di contenuti che forniscono risposte immediate alle domande degli utenti.

Quindi: cosa significa tutto questo per la SEO? Quali sono gli strumenti e strategie SEO da adottare? Ve lo spieghiamo nel prossimo capitolo. 

Strumenti e strategie SEO per la voice search

A questo punto del nostro articolo, avrai capito che la ricerca vocale richiede un approccio diverso rispetto alla ricerca testuale tradizionale.  Per massimizzare l’efficacia della Voice Search, è essenziale adottare le strategie e gli strumenti adeguati. In questo capitolo vi spiegheremo i principali. 

Voice keyword research

La ricerca delle parole chiave per la Voice Search differisce significativamente da quella per la ricerca testuale. Le query vocali tendono a essere più lunghe, più colloquiali e spesso includono domande dirette. Analizziamo quali strategie e strumenti puoi usare per migliorare la visibilità dei tuoi contenuti per questo tipo di ricerche.

Cerca keyword con un “tono naturale”

Come spiegato precedentemente, le ricerche vocali sono più fluide e conversazionali rispetto alle ricerche testuali. Quando scegli le parole chiave da utilizzare, è importante considerare anche questo aspetto.
Le parole chiave che suonano più naturali avranno un significativo aumento nel volume di ricerca man mano che la ricerca vocale diventa sempre più diffusa. (Viceversa, se una parola chiave suona artificiale, è probabile che meno persone la cerchino nei prossimi anni.)

Non evitare parole chiave lunghe

Con l’aumento delle ricerche vocali, la lunghezza delle parole chiave “standard” sta aumentando sempre di più.
Quindi non esitate a ottimizzare i vostri contenuti utilizzando termini composti da almeno 4 parole, così dette “keyword a coda lunga”.
Non stiamo suggerendo di ottimizzare l’intera pagina con termini a coda lunga, ma di utilizzare queste keywords all’interno dei tuoi contenuti in modo bilanciato.  Infatti, Google utilizzerà parole chiave presenti in qualsiasi parte del contenuto come risultato di una ricerca vocale.

Scegli le domande come parole chiave

Le ricerche vocali si distinguono per il loro carattere più colloquiale e per la formulazione di domande complete o frasi più lunghe.
Le query di ricerca che assumono la forma di una domanda solitamente iniziano con parole come “come”, “cosa” o “dove”.
Per esempio, se qualcuno vuole informazioni sulle ricette da cucinare, potrebbe chiedere “Come cucinare le lenticchie ricetta classica?” o “Cosa posso fare con le zucchine?”.

Altri motivi per cui dovresti scegliere keywords formulate come domande

  1. Quando gli utenti cercano informazioni tramite domande, di solito hanno esigenze molto specifiche. Ciò significa che, come autore di contenuti, hai una buona idea di quale tipo di informazioni fornire.
  2. Le parole chiave basate su domande tendono ad essere meno competitive rispetto a quelle più generiche.
  3. Molti risultati di ricerca contengono una sezione “Le persone hanno chiesto anche” (People Also Ask – PAA) vicino alla parte superiore della pagina, che elenca le domande più comuni correlate alla tua ricerca. Google mostra questa sezione circa l’86% delle volte quando si cercano informazioni con keywords di domanda. Ciò significa che puntare a queste query può portare il tuo contenuto a essere visualizzato in queste sezioni speciali, portando così più visitatori organici al tuo sito.

Puoi trovare questo tipo di query tramite qualsiasi strumento per la ricerca di parole chiave, come Semrush e Google Keyword Planner.
Un altro strumento utile per trovare idee per i tuoi contenuti è Answer the Public.

 

Ora che hai individuato alcune parole chiave per la ricerca vocale, è il momento di ottimizzare i tuoi contenuti in base ad esse.

Pagine FAQ per la ricerca vocale

Le pagine FAQ sono perfette per la voice search perchè, come abbiamo detto prima, le query vocali tendono ad essere formulate come domande. Inoltre, i contenuti di queste pagine sono concisi e Google tende a rispondere alle query di ricerca vocale con dei risultati di circa 29 parole.

Probabilmente per questo i risultati della ricerca vocale sono 1,7 volte più probabili di provenire da una pagina FAQ rispetto ai risultati desktop. Bisogna infine notare che le FAQ possono posizionarsi per diverse query di ricerca vocale, aumentando ulteriormente la loro rilevanza. 

Ottimizza i contenuti per i featured snippets

Il 40.7% delle risposte alle ricerche vocali proviene dai Featured Snippets. 

Gli snippets in primo piano sono brevi frammenti di testo che appaiono nella parte superiore dei risultati di ricerca di Google per rispondere rapidamente alla query di ricerca. Il contenuto viene automaticamente estratto dalle pagine web indicizzate da Google. I tipi comuni di frammenti in primo piano includono definizioni, tabelle, passaggi e elenchi.
In altre parole, si tratta di testi concisi e specifici; quindi incorpora brevi estratti di testo (40-60 parole) nei tuoi contenuti per avere una possibilità di apparire negli snippets in primo piano. È utile anche avere la domanda “Cos’è X” seguita dalla definizione.

Includi long tail keywords in contenuti lunghi

Sì, è vero, l’utilizzo delle ricerche vocali è in crescita e queste si caratterizzano per essere più dettagliate rispetto a quelle effettuate tramite tastiera. Tuttavia, ciò non implica la necessità di sviluppare migliaia di pagine web specificatamente ottimizzate per ciascuna possibile query vocale.

Un’indagine di Backlinko ha rivelato un dato sorprendente riguardo ai fattori che influenzano il posizionamento nelle ricerche vocali: meno del 2% dei risultati esaminati includeva la query vocale esatta nei tag dei titoli. Questo indica che Google non ricerca semplicemente corrispondenze dirette tra le parole chiave e i contenuti, ma valuta piuttosto la pertinenza e l’efficacia della risposta fornita dalla pagina, anche se questa occupa solo una piccola sezione del testo.

Ad esempio, una ricerca vocale per “le poste accettano carte di credito?” potrebbe portare a una pagina che tratta l’argomento solo in parte. Nonostante ciò, se la risposta è breve e diretta, Google potrebbe sceglierla come il risultato più adeguato alla query. 

I contenuti all’interno dei quali inserisci long tail keywords dovrebbero essere lunghi. Perchè?
Potresti già sapere che la media delle parole di un risultato di prima pagina su Google è approssimativamente di 1.447 parole.
Quello che forse non sai è che i risultati delle ricerche vocali sono ancora più lunghi (2300 parole).

Implementa il markup schema.org

In sintesi, la proprietà “speakable” di schema.org è stata progettata per identificare quelle parti di un contenuto di pagina che sono più adatte alla lettura ad alta voce mediante la sintesi vocale (TTS), specialmente su dispositivi domestici intelligenti con assistente vocale integrato. Questa funzionalità si attiva quando gli utenti cercano informazioni specifiche su brand o eventi, permettendo ai siti di veicolare i propri contenuti attraverso nuovi canali e di estendere il proprio pubblico.

Ottimizza per le ricerche “vicino a me”

Durante gli ultimi anni, sono esplose le ricerche “__vicino a me”, un termine molto usato anche per le query vocali.
Se hai un’attività commerciale, ottimizza quindi la pagina Google My Business per queste parole chiave locali.

Rafforza l’autorevolezza del dominio

Secondo uno studio di Brian Dean (Backlinko), in media, l’autorità dei domini che si posizionano per la ricerca vocale è quasi pari a 77 (molto alta). 

Probabilmente già saprai che i siti web con un buon profilo di backlink si posizionano meglio nei risultati di ricerca organica rispetto a siti con un numero basso di link di ritorno. Lo stesso vale per la ricerca vocale. 

A differenza della SEO tradizionale invece, l’autorità di pagina non sembra avere un grosso impatto. 

QUINDI…

Per massimizzare la visibilità nelle ricerche vocali, è essenziale concentrarsi sul miglioramento dell’autorità di dominio del proprio sito. Questo renderà Google più propenso a utilizzare il tuo sito come fonte, anche da pagine interne che potrebbero non avere un’elevata quantità di link in entrata. 

Migliora la velocità del tuo sito

I siti web che si posizionano bene per la ricerca vocale hanno una velocità di caricamento 3,8 volte più rapida rispetto alla media di un risultato di ricerca “tradizionale”. 

Se ti stai chiedendo come puoi migliorare la velocità di caricamento del tuo sito web, ecco alcuni suggerimenti: 

  1. Ottimizzazione delle immagini: Riduci le dimensioni delle immagini utilizzando formati di file appropriati (come JPEG o PNG) e compressione senza perdita di qualità. Puoi utilizzare strumenti di compressione delle immagini gratuiti come Iloveimg o plugin specifici per il CMS che stai utilizzando.
  2. Minificazione di file CSS, JavaScript e HTML: Rimuovi spazi vuoti, commenti e altri caratteri non essenziali per ridurre le dimensioni dei file CSS, JavaScript e HTML. Ci sono molti strumenti online e plugin che possono automatizzare questo processo, come MinifyCode e CleanCSS.
  3. Utilizzo di una Content Delivery Network (CDN): Distribuisci i tuoi contenuti su server in tutto il mondo utilizzando una CDN. Questo aiuterà a ridurre la latenza e migliorare i tempi di caricamento per gli utenti in diverse regioni.
  4. Cache del browser: Sfrutta la cache del browser per memorizzare temporaneamente risorse come immagini, file CSS e JavaScript sul computer degli utenti. Ciò riduce la necessità di scaricare nuovamente queste risorse durante visite successive.
  5. Riduzione del numero di richieste HTTP: Minimizza il numero di file richiesti per caricare una pagina riducendo il numero di richieste HTTP. Puoi combinare file CSS e JavaScript, utilizzare sprites per le immagini o utilizzare font e icone iconici.
  6. Ottimizzazione del codice server-side: Assicurati che il tuo server sia configurato correttamente per gestire il caricamento delle pagine in modo efficiente. Utilizza tecniche come la compressione GZIP per ridurre la dimensione dei dati trasferiti.
  7. Eliminazione di reindirizzamenti superflui: Riduci il numero di reindirizzamenti HTTP utilizzando URL diretti senza reindirizzamenti superflui.
  8. Monitoraggio delle prestazioni: Utilizza strumenti come Google PageSpeed Insights, GTmetrix o Pingdom Tools per identificare i punti deboli delle prestazioni del tuo sito e apportare le correzioni necessarie

Ora tocca a te! 

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